da: http://mariavaltortanelcuore.altervista.org/il-padre-nostro-commentato-da-gesu/
LA PREGHIERA DEL PADRE NOSTRO
Secondo gli scritti di Maria Valtorta
Riflessioni, commenti, grassetti e sottolineature a cura di Giovanna Busolini
1. IL “PADRE NOSTRO” RECITATO DA GESÙ.
Il Padre Nostro (l'unica preghiera insegnata direttamente da Gesù nella Sua vita terrena) necessita di essere ritrovata, e meditata col Suo aiuto, all’interno di tutta l’Opera valtortiana.
Per prima cosa c'è da dire che uno dei primi "Pater Noster" non è stato recitato da Gesù con i Discepoli, ma bensì con la Sua SS. Mamma, al momento dell'addio prima di lasciare la casa di Nazareth per iniziare la Sua Missione Redentiva.
Lorenzo Ferri – L’addio alla Madre.
Incominciamo dunque da questa visione:
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[…] «E fàtti venire le parenti. Non rimanere sola. Sarò più tranquillo, Madre, e tu sai se ho bisogno d'esser tranquillo per compiere la mia missione. Il mio amore non ti mancherà. Io verrò sovente e ti farò avvertire quando sarò in Galilea e non potrò venire a casa. Tu verrai da Me, allora. Mamma, quest'ora doveva venire. Si è iniziata qui, quando l'Angelo ti apparve; ora scocca e noi dobbiamo viverla, non è vero, Mamma? Dopo verrà la pace della prova superata e la gioia. Prima bisogna valicare questo deserto come gli antichi Padri per entrare nella Terra Promessa. Ma il Signore Iddio ci aiuterà come aiutò loro. E ci darà il suo aiuto come manna spirituale per nutrire il nostro spirito nello sforzo della prova. Diciamo insieme al Padre nostro… ».
E Gesù si alza e Maria con Lui e alzano il volto al cielo. Due ostie vive che lucono nell'oscurità.
Gesù dice lentamente, ma con voce chiara e scandendo le parole, la preghiera dominicale. Appoggia molto sulle frasi: «adveniat Regnum tuum, fiat voluntas tua» distanziando molto queste due frasi dalle altre. Prega con le braccia aperte, non proprio a croce, ma come stanno i sacerdoti quando si volgono a dire: «Dominus vobiscum». Maria tiene le mani congiunte. […][1]
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Due cose vanno notate:
1) Gesù dice: "Diciamo insieme al Padre Nostro…" sottintendendo la nostra preghiera e quindi si potrebbe pensare che anche per Maria questa non sia la prima volta che lo dice.
2) Gesù recita la preghiera in latino quasi a confermarci che la lingua ufficiale della Chiesa deve essere il latino. Lui Pontefice Eterno usa quella lingua in quel momento e non l'aramaico o il dialetto della sua Nazareth, come probabilmente era sua abitudine. Di più il latino recita "a malo", quindi “dal male”. Alcuni lo scrivono minuscolo, altri maiuscolo, intendendo per “Male” Satana e i suoi demoni..
Pàter nòster, qui es in caelis,
sanctificètur nomen tùum, advèniat regnum tùum,
fiat volùntas tua sìcut in caelo et in terra;
panem nostrum cotidiànum dà nobis hòdie,
et dimìtte nobis dèbita nostra
sìcut et nos dimìttimus debitòribus nostris,
et ne nos indùcas in tentatiònem,
sed lìbera nos a malo.
Amen
Procediamo ora con ordine e vediamo di scoprire quando Gesù insegna la Sua Preghiera anche agli Apostoli.
Gesù si trova a Gerusalemme ed è stata consumata da poco la Sua seconda Pasqua in una delle case di Lazzaro, che però non è la casa del Cenacolo.
Gesù si avvia con gli Apostoli verso il Monte degli Ulivi, ma c’è da notare una cosa, molto importante: Giuda non è presente. Lui non doveva sentire la preghiera insegnata da Gesù ai Suoi, perché Gesù non getta le Sue perle ai “porci”!